Se c'è oggi un ceramista kyusu-shokunin (artigiano specializzato nella fabbricazione di teiere)
il cui nome è conosciuto da tutti in Giappone, è certamente quello di Yamamoto Hiromi. Artigiano Banko-yaki, l'aura ed il rispetto di cui gode superano ampiamente l'universo delle ceramiche Banko.
È nato nel 1941 a Yokkaichi ed è il quarto figlio del ceramista Shofù I (Yamamoto Kinjiro), presso il quale apprende il difficile artigianato delle teiere kyusu.
All'inizio della sua carriera si è concentrato sulla cottura banko-yaki delle terre rosse shidei in forno a gas, ma a partire dalla fine degli anni 80 costruisce vari forni a legna (ana-gama e nobori-gama), in cui fa cotture yakishime, come cotture con smalti.
Le sue produzioni sono fini e precise. Ha portato avanti lo studio plastico della fabbricazione delle teiere come utensili per la preparazione dei differenti tè. Sono studi che ha teorizzato e scritto in una breve opera all'inizio del 2010.
Fabbrica lui stesso la sua terra, cosa alla quale egli dà una grande importanza, mentre la maggioranza dei ceramisti giapponesi compera la terra già pronta. Altro punto centrale del suo lavoro sono i diversi effetti che si possono ottenere con le varie cotture, tanto che egli lavora con doppie e triple cotture.
In fine considera le teiere che escono dal forno come opere ancora incomplete. Solo dopo anni di utilizzazione, quando le teiere cambiano colore e prendono lustro, questi formidabili oggetti diventano per lui opere complete.